Perché la mia pianta non cresce?

Perché la mia pianta non cresce?

Quando una delle tue varietà si “ferma” c'è sempre un motivo

Partiamo dal presupposto che la germogliazione dei semi in condizioni ottimali impiega non più di 15-20 giorni, mentre per lo sviluppo della pianta sono necessari anche due mesi di tempo. Quindi se questo periodo non è ancora passato può semplicemente significare che bisogna aspettare ancora un po’.

Quindi ci vuole un po' pazienza per vedere dei risultati!

Se la tua pianta non cresce non ti scoraggiare, nell'orto capita a tutti, anche agli espertissimi.

Per favorire la crescita di una pianta che ha smesso di crescere, è importante indagare sulla causa del problema. Ciò può essere dovuto a una mancanza di nutrienti, un'irrigazione insufficiente o eccessiva, una quantità insufficiente di luce solare, o la presenza di parassiti o malattie.

I fattori che determinano uno stop nella crescita delle piante sono numerosi, per questo è bene conoscerli, vediamone alcuni:

  • Scelta di piante con uno sviluppo lento 
  • Cambio di stagione non tollerato dalla pianta
  • Rinvasi, trapianti o potature aggressive
  • Scelta di piantine in cattiva salute
  • Come possiamo fare per vedere la nostra pianta evolvere? 

    Ora passiamo alle buone pratiche per dare uno sprint alle piante "più pigre” o in difficoltà. Ecco 7 assi nella manica che ti aiuteranno per far ripartire la tua piantina:

    1. Un substrato di qualità: 

    Deve essere il mantra di ogni giardiniere che aspiri a dei risultati longevi. 

    La scelta di terricci universali, non specifici, solitamente molto ricchi di torba crea molti problemi: quest’ultima si inzuppa troppo quando è fresca, mentre si compatta molto se si secca. Il substrato è spesso molto sottovalutato, ma questo è uno dei principali motivi di malessere o addirittura decesso della pianta. La fibra di cocco è un’ottima alternativa, ad esempio, per l’utilizzo in casa, in quanto non è molto leggera e non sporca, continua a leggere: Perché scegliere la fibra di cocco come substrato?

    2. Il giusto drenaggio:

    È vero che l’acqua è vitale, ma troppa alle volte può essere fatale. Quindi non misurare l’amore per la tua piantine in ml di acqua.

    Ti renderai conto che hai innaffiato troppo dal colore della pianta: le foglie ingiallite sono il primo avvertimento. Gambi gonfi e molli e foglie appassite, sono i segnali più preoccupanti: è il segno che la malattia si sta già diffondendo dalle radici alla pianta.

    Evita che il terreno resti sempre bagnato, perché questa è la situazione più favorevole allo sviluppo di marciume!

    3. Concimare con metodo e attenzione:

    Molto spesso i nutrienti vengono sottovalutati e persino dimenticati durante la coltivazione.

    Quando la concimazione è scarsa (o peggio nulla) può avvenire l’arresto della crescita della pianta.

    Un concime non vale l’altro infatti devi sapere le piante durante l’anno hanno diverse necessità. Si deve dare il giusto elemento, nelle dosi necessarie e nei periodi adatti. 

    In generale d’inverno, quando le piante sono in riposo, ci vuole una concimazione più costante a base minerale. Mentre in primavera è meglio prediligere concimi ricchi di fosforo e potassio, per aumentare la produzione di fiori e frutti e rafforzare le piante. In estate invece è consigliato diminuire la concimazione per via del caldo, dando spazio a concimi liquidi durante tutto l’arco della fioritura. Infine in autunno si ritorna ad una concimazione organica e abbondante che può essere accompagnata da un supplemento di minerali.

    4. Conoscere l’esposizione al sole: 

    Regala alla tua pianta le ore di sole di cui ha bisogno!

     Alcune piante come i pomodori adorano il sole, mentre gli ortaggi a foglia, come lattuga e cavoli, preferiscono luce meno diretta. 

    Se vuoi sfruttare al meglio i raggi del sole, adottare l’orto verticale può fare al caso tuo. Potrai coltivare varietà che amano sole e ombra contemporaneamente. Sfruttando l’altezza e disponendo gli ortaggi in base alle loro esigenze e dimensioni, potrai infatti coltivare una grande varietà di specie in pochissimo spazio, senza scendere a compromessi sul fabbisogno di luce delle tue piante! Continua a leggere l’articolo del blog: Come posizionare le piante sull'orto da balcone 

    5. Il rispetto della stagionalità:

    Le condizioni climatiche possono influire sulla crescita della pianta, ed è per questo che la stagionalità può essere una delle cause per cui la tua pianta non cresce. Ad esempio, alcune piante fioriscono in primavera e in estate e poi entrano in un periodo di riposo in autunno e in inverno. In questi casi, potrebbe essere normale che la tua pianta non cresca durante determinate stagioni dell'anno.

    In generale, è importante verificare che la tua pianta sia di stagione e che le condizioni climatiche siano adatte alla specie a cui appartiene. Con Hexbee, l’interattiva guida di Hexagro alla coltivazione, ti seguirà nella scelta delle specie più adatte in ogni occasione. 

    6. Rinvasare ogni tanto: 

    Ci si dimentica che la terra, ma in generale qualsiasi tipo di substrato esaurisce facilmente i suoi nutrienti, specie quelli ad alto contenuto di torba.

    Occorre quindi rinvasare spesso, soprattutto le piante appena acquistate in vasi piccoli, o le piante che iniziano a stare strette nei vasi medio-piccoli. Un rinvaso è spesso più funzionale di una concimazione, poiché alcune specie come ad esempio i bulbi, hanno bisogno di espandere il proprio apparato radicale, la parte che andremo a mangiare una volta sviluppato. 

    Per dare il tempo alla piantina di abituarsi al nuovo habitat, è buona norma collocarla in una zona in luce filtrata, evitare il vento e gli stress idrici.

    7. Controllare malattia o insetti in agguato:

    Nonostante tutte le nostre cure, le piante, purtroppo, ogni tanto si ammalano; occorre allora saper individuare la causa scatenante. Per riconoscere una pianta malata, è importante osservare regolarmente le foglie, i fiori e i frutti.

    Un cambiamento nella colorazione delle foglie, è un segnale comune di una pianta malata, mentre la presenza di macchie scure o muffa sulla superficie delle foglie può indicare la presenza di malattie fungine. Inoltre, anche la presenza di insetti o parassiti può causare numerosi danni. La pianta malata può mostrare segni di stress, come la perdita di foglie o una crescita rallentata. Se si notano questi segni, è importante adottare misure per curare la pianta, come la rimozione delle parti malate, l'utilizzo di prodotti antiparassitari o fungicidi e la regolazione delle condizioni ambientali. Uno dei preparati BIO più efficaci è il decotto di equiseto, che può prevenire e contenere molte delle malattie comuni.